Un impianto, destinato alla singola unità abitativa, che è possibile gestire in piena autonomia per quanto riguarda le tempistiche di funzionamento,
la temperatura impostata e di conseguenza i consumi che ne derivano, a partire dagli anni 70 ha via via preso piede ed è diventato di fondamentale
importanza negli impianti domestici, soprattutto per la produzione di acqua calda sanitaria, ma, mentre negli anni precedenti si aveva a che fare con caldaie aspirate,
oggi invece si sta puntanto sempre di più a quelle a consensazione, il motivo?
Semplice per la loro efficienza e il notevole risparmio economico che ne deriva!
Infatti in un sistema obsoleto come quello delle caldaie aspirate, attraverso un tiraggio forzato, prelevano
l’aria dall’esterno, i fumi della combustione escono dalla canna fumaria come gas di scarico diffondendosi nell’ambiente esterno.
Il problema è che ciò che si disperde nell’aria, non è solamente fumo, ma anche calore e quindi energia persa.
D'altro canto la caldaia a condensazione anzichè espellere i gas combustibili direttamente, parte del calore viene recuperato e immesso in
un sistema di condensazione che raffredda i fumi, i fumi raffreddati vengono così espulsi all’esterno, mentre la condensa derivante dal
raffreddamento viene raccolta e utilizzata per produrre ulteriore energia. Il recupero di questo calore migliora il rendimento della caldaia
facendolo arrivare anche al 108-110% ottenendo un notevole risparmio economico.
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